VICENZA..la città, Palladio e non solo

Nel visitare la città di Vicenza rimarrete sorpresi dai gioielli lì esposti, detta la Città dell’Oro appunto per l’economia trainante della lavorazione dell’oro e delle pietre dure che vengono proposte durante le tre fiere internazionali dell’oro. Con i suoi 23 monumenti in centro storico classificati Patrimonio dell’Umanità dal 1993. Ma Vicenza.è soprattutto conosciuta per i tesori di Andrea Palladio, architetto veneto del Rinascimento che aprì una delle tante pagine felici della nostra storia dell’arte marcando una svolta determinante nell’architettura dell’epoca fino ad essere imitato nello stile vittoriano europeo, americano, russo . Egli scoprì nell’architettura le nuove regole dell’abitare dell’età moderna. Un prezioso monumento si svelerà a Voi fin dall’ inizio con la visita del TEATRO OLIMPICO : primo teatro stabile in legno e stucco del Rinascimento. La visita della città che si svolge a piedi incrociando Corso Palladio l’antica Postumia strada consolare romana, che si apre come una quinta teatrale e vi stupirà ancora l’alternarsi del gotico fiorito veneziano e l’eleganza dei Palazzi palladiani. Un’approfondimento su come vivevano i nobili vicentini all’interno dei Palazzi progettati dall’architetto ci viene offerto grazie alla visita del” Museo Palladio” all’interno di Palazzo Porto Barbaran, del “Museo Civico” Palazzo Chiericati, e del Palazzo Thiene, tutti progettati da Palladio stesso Anche il TEMPIO DI SANTA CORONA racchiude come uno scrigno tavole dipinte tra cui quelle di Giovanni Bellini, Paolo Veronese, il Fogolino nonché le sculture dell’altare maggiore e il paliotto in pietre dure della scuola di Firenze. La visita della PIAZZA DEI SIGNORI, la vera piazza dei Vicentini dove Palladio realizza la sua prima opera che lui nominerà “la BASILICA” come all’epoca romana: loggia dove si discuteva di politica e che circonda di bianca pietra di Piovene, e la sua ultima opera la Loggia del Capitanio ispirato dal suo ultimo viaggio a Roma dove Palladio viene a contatto con le nuove tendenze dell’arte del centro Italia.
E per finire non mancherà uno sguardo dai ponti delle rive del Bacchiglione, via d’acqua fluviale che metteva la città in diretto contatto con la Laguna di Venezia, dove ancora oggi si scorgono i Palazzi del vero gotico fiorito veneziano che solo Vicenza importa con tanta imitazione e da dove , proprio da quel ponte, si perdette anche lo sguardo di Goethe che rimase lui stesso sorpreso nell’ammirare la città a cui voleva dedicare solo pochi giorni, desiderando poi di prolungarne il soggiorno Giardini, passeggiate , affreschi e Ville del Palladio.
Goehte amava potersi recare più volte a piedi a visitare la Villa “Rotonda” Capra Valmarana purezza dell’architettura palladiana e raggiungere la Villa Valmarana ai Nani per osservare gli affreschi dei Tiepolo, dove nell’estasi dell’ammirazione confuse le pitture del figlio con quelle del padre, giudicandoli uni “sublimi” gli altri “reali”. E ancora a piedi si può visitare il giardino della Villa Trissino-Marzotto a Trissino, e giardino e interno della Villa Fracanzan-Piovene a Orgiano

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